desiderio.
O mio Vermondo, il vecchio rege è stanco,
È stanco dalla fuga.
vermondo.
Ahi traditori!
desiderio.
Vili! Nel fango han trascinato i bianchi
Capelli del lor re; l’hanno costretto,
Come un vile, a fuggir. - Fuggire! e quinci
Non sorgerò che per fuggir di nuovo?
A che pro? dove? in traccia d’un sepolcro
Privo di gloria? - E comple? Io, per costoro,
Fuggir? Chi il regno mi rapì, mi tolga
La vita. Ebben! quand’io sarò sotterra,
Che mi farà codesto Carlo?
vermondo.
O nostro
Re per sempre, fa cor: son molti i fidi;
La sorpresa gli ha spersi; a te d’intorno
Li chiamerà l’onor: ti restan tante
Città munite; e Adelchi vive, io spero.
desiderio.
Maledetto quel dì che sopra il monte
Alboino salì, che in giù rivolse
Lo sguardo, e disse: Questa terra è mia!
Una terra infedel, che sotto i piedi
De’ successori suoi doveva aprirsi,
Ed ingoiarli! Maledetto il giorno,
Che un popol vi guidò, che la dovea
Guardar così! che vi fondava un regno,
Che un’esecranda ora d’infamia ha spento!
vermondo.
Il re!
desiderio.
Figlio, sei tu?