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454 osservazioni sulla morale cattolica

scole filosofiche, o anteriori alla Chiesa, o che si dichiarano independenti da essa; nelle quali non s’è fatto altro che edificare e distruggere, affermare e disdirsi; nelle quali i più savi sono stati stimati quelli che più hanno confessato di dubitare.

In quanto ai casisti, principio dal confessare di non averli letti, non dico tutti, che dev’essere l’occupazione d’una vita intera, ma neppur uno; e di non averne altra idea, e d’alcuni solamente, se non per le confutazioni di altri scrittori, e per le censure inflitte da autorità ecclesiastiche a varie loro proposizioni. Ma la cognizione delle loro opere non è necessaria per stabilire il punto che interessa la Chiesa a loro riguardo; ed è, che alla Chiesa non si possono attribuire le dottrine de’ casisti: essa non si fa mallevadrice dell’opinioni de’ privati, nè pretende che alcuno de’ suoi figli non possa errare: questa pretesa contradirebbe alle predizioni del suo Fondatore divino. Essa non ha mai proposto i casisti come norma di morale: era anzi impossibile il farlo, perchè le decisioni loro devono essere un ammasso d’opinioni non di rado opposte.

La storia della Casistica può dar luogo a due osservazioni importanti. L’una, che le proposizioni inique fino alla stravaganza, che sono state messe fuori da qualche casista, sono motivate sopra sistemi arbitrari e independenti dalla religione. Alcuni di loro s’erano costituiti e divisi in scole di filosofi moralisti profani, e si perdevano a consultare e citare Aristotele e Seneca dove aveva parlato Gesù Cristo. Questo è lo spirito che il Fleury notò ne’ loro scritti: «Il s’est à la fin trouvé des casuistes qui ont fondé leur morale plutôt sur le raisonnement humain, que sur l’Écriture et la Tradition. Comme si Jésus-Christ ne nous avoit pas enseigné toute vérité aussi bien pour les moeurs que pour la foi: comme si nous en etions encore a cherchez avec les anciens philosophes1». L’altra osservazione è che gli scrittori e le autorità che nella Chiesa combatterono o condannarono quelle proposizioni, opposero ad esse costantemente le Scritture e la Tradizione. Gli eccessi d’una parte de’ casisti vennero dunque dall’essersi essi allontanati dalle norme che la Chiesa segue e propone; e a queste si dovette ricorrere per mantenere la morale ne’ suoi veri principi.





CAPITOLO QUINTO


SULLA CORRISPONDENZA DELLA MORALE CATTOLICA COI SENTIMENTI NATURALI DETTI.


La morale fut absolument dénaturée entre les mains des casuistes; elle devint étrangère au cœur comme à la raison: elle perdit de vue la souffrance que chacune de nos fautes pouvoit causer à quelqu’une des créatures, pour n’avoir d’autres lois que les volontés supposées du Créateur: elle repoussa la base que lui avoit donnée la nature dans le coeur de tous les hommes pour s’en former une toute arbitraire.... pag. 414.


Benchè non abbiamo nè il desiderio di difendere i casisti in monte, come sono presentati nel testo che esaminiamo, nè le cognizioni per difenderne neppur uno, crediamo di potere appellar francamente da una

  1. Moeurs des Chrétiens quatriemme partie, LXIV. Multitude des Docteurs.