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Dunque anche voi dovete ora sapermi dire dov’è, dopo che l’artista l’ha inventata. E non sarà questo un mettermi per la strada? Quando avremo colta l’idea in un dato luogo, potremo forse ricavarne un qualche indizio per conoscere dove bazzichi, che sorte di luoghi frequenti e arrivar così a scoprire dov’era prima.
Curiose le cose, e curioso voi. Non è però meno vero, che, per non essere in contradizione con me stesso, qualcosa devo dire. E, per fortuna, la ho la cosa da dire, tanto per uscirne. Anzi l’ho già detta; e voi, non che ribatterla, mi volevate prendere in parola. E l’avete detta anche voi più d’una volta, in diverse forme, nel corso del ragionamento. Dirò dunque, che, dopo l’invenzione dell’artista, l’idea del fiore è in mente all’artista. Vediamo se ora ci avete che dire.
Tutt’altro. Solamente è una cosa che ha bisogno d’essere spiegata un po’ più. In mente, è benissimo detto; è quello che dicono tutti; ma è molto indeterminato. Se, per esempio, voi giraste in cerca di questo nostro amico, che sta qui attento, e non vuol mai dir la sua, e se, incontrandomi in vece me, mi domandaste se so dove sia; e vi rispondessi che è in questo mondo, vi darei soddisfazione? Vi rammenterete forse quell’ode di Pindaro (avrebbe a essere la decima delle olimpiache), che principia a un di presso così: Fatemi trovare in qual parte della mia mente sia scritto il figlio d’Archestrato, vincitore in Olimpia; perchè mi sono dimenticato che gli dovevo un inno. Lo stesso dico io a voi.
Cosa volete dire?
Voglio sapere in qual parte della mente dell’artista si trovi quell’idea del fiore: se molto addentro, o anche nel mezzo, ovvero vicino alla superficie; se in alto o in basso, a destra o a sinistra....
Che domande dell’altro mondo sono codeste?
Eh! caro voi, quando si tratta di trovare un luogo, bisogna pure determinarlo. Ho dunque bisogno di sapere anche, se nella mente dell’artista quell’idea occupa uno spazio quadrato, o tondo, o di che altra figura; se ci sta per lungo o per traverso....
E non saranno giocherelli, codesti?
Saranno o verità o spropositi. E vi par poco importante l’esser verità o sproposito in una materia importante, come è quella della cognizione umana, e di ciò che le vien dietro?
Ma sapete bene che, quando si dice che una cosa è nella mente d’uno, s’intende che c’è in un certo modo.
Che non è quello de’ corpi?