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secondo.

Ebbene, ve lo concedo. Ma bisogna assolutamente che ve ne dica insieme un’altra. E vi spiegherà quella che v’ha tanto scandalizzato. Ve lo concedo; ma non so neppur io cosa v’abbia concesso. Mi pare d’aver sottoscritto un bianco, col coltello alla gola. Ecco perchè ho detto che mi paiono giocherelli. Mi son trovato circuìto, sono stato cacciato di luogo in luogo, spinto.... a che? A una conclusione che non intendevo, e che non intendo. Quando dico ch’io sono, oh perbacco! so quello che dico. Quando dico che voi altri siete, che queste seggiole, questo tavolino, questi libri, sono; so ancora quello che dico. E vengano pure certi filosofi per dimostrarmi che è una mia illusione. Senza rispondere ai loro argomenti, dico: sia pure un’illusione; è un’illusione che ho. Ma quando ho detto: l’idea era; cos’ho detto? Cos’è quest’essere diverso dell’essere che tutti intendono? Basta; se volevate farmelo dire, l’ho detto. Siete contento? Ora m’avrete a dire, secondo i nostri patti, dov’era l’idea prima che fosse presente all’artista. Chi sa che lì ci si veda un po’ più chiaro!

primo.

Per quanto mi riguarda me, come non sarei contento? Più di darmela vinta! È voi, che non so come lo possiate essere. Non poter negare una cosa e non volerla concedere davvero! Vi fermate in un cattivo posto.

secondo.

E non me ne fate uscire. È inutile: quello che non intendo, non l’intendo. Orsù ditemi dov’era questa benedetta idea.

primo.

Costì poi, tocca a voi a mettermi per la strada.

secondo.

Per qual ragione, a me?

primo.

Non siete voi quello che, subito, al principio del nostro discorso, trovavate tanto strano il dire che l’idea del fiore era, prima che l’artista l’avesse inventata? Non era su quel prima, che cadevano le vostre esclamazioni? Mi pare che, con questo, veniste a dire implicitamente, che, dopo l’invenzione dell’artista l’idea ci doveva essere.

secondo.

Sono cose curiose davvero. Un momento fa ho detto, e non mi ridico ora, che non intendevo punto che l’idea fosse; e ora deva riconoscere che, in quelle mie parole, c’era proprio implicita quest’affermazione.

primo.

E il riconoscer voi medesimo un tal contrasto, è un’alzata di piede per fare il passo dell’uscio. Chi sa che, una mattina, non troviate d’averlo fatto, quando meno ci pensavate? Ma questo sia detto tra parentesi, perchè ora siamo nell’altra questione. Vo dunque avanti, e aggiungo: non siete voi quello che m’avete detto, in altri termini, ma in sostanza m’avete detto che, se sapevo che l’idea del fiore era prima d’essere inventata dall’artista, dovevo anche saper dire dov’era?

secondo.

Vero anche questo. Vedete che sono di bona fede.