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atto quinto. 281


il conte.


                                                                      Ancora
Una volta venite a questo seno;
E per pietà partite.

antonietta.


                                        Ah no! dovranno
Staccarci a forza.

(si sente uno strepito d’armati)



matilde.


                              Oh qual fragor!

antonietta.


                                                            Gran Dio!

(s’apre la porta di mezzo, e s’affacciano genti armate; il capo
di esse s’avanza verso il conte: le due donne cadono svenute)



il conte.


O Dio pietoso, tu le involi a questo
Crudel momento; io ti ringrazio. Amico,
Tu le soccorri, a questo infausto loco
Le togli; e quando rivedran la luce
Dì lor... che nulla da temer più resta.




fine della tragedia.