Sa che dell’opre mie non è misura
Il desiderio, ma il dover.
Qual pegno
Abbiam da voi che lo farete? In nome
Del Tribunale un ve ne chiedo: e questo,
Se lo negate, un traditor vi tiene.
Quel che si serba ai traditor, v’è noto.
Io... Che si vuol da me?
Riconoscete
Che patria è questa a cui bastovvi il core
Di preferire uno stranier. Sui figli
A stento e tardi essa la mano aggrava;
E a perderne soltanto ella consente
Quei che salvar non puote. Ogni error vostro
È pronta ad obliar; v’apre ella stessa
La strada al pentimento.
Al pentimento!
Ebben, che strada?
Il Mussulman disegna
D’assalir Tessalonica: voi siete
Colà mandato. A quale ufizio, quivi
Noto vi fia: pronta è la nave; ed oggi
Voi partirete.
Ubbidirò.
Ma un’arra
Si vuol di sacra fè: giurar dovete
Per quanto è sacro, che in parole o in cenni
Nulla per voi traspirerà di quanto
Oggi s’è fisso. Il giuramento è questo:
Sottoscrivete
E che, signor? non basta?...