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PIETRO BEMBO
sonetto
Già donna, or Dea; nel cui virginal chiostro,
Scendendo in terra a sentir caldo e gelo,
S’armò per liberarne il Re del cielo
Da l’empie man de l’avversario nostro.
I pensier tutti e l’uno e l’altro inchiostro,
Cangiata veste, e con la mente il pelo,
A te rivolgo: e, quel che agli altri celo,
Le interne piaghe mie ti scopro e mostro:
Sanale; che puoi farlo: e dammi aita
A salvar l’alma da l’eterno danno;
La qual, se dal cammin dritto impedita,
Le Sirene gran tempo schernita hanno,
Non tardar tu; che omai della mia vita
Si volge il terzo e cinquantesim’anno.