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Mille dubii in un dì, mille querele
Al tribunal dell’alta imperatrice
Amor contra me forma irato, e dice: —
Giudica chi di noi sia più fedele:
Questi, solo per me spiega le vele
Di fama al mondo ove saria infelice. —
Anzi d’ogni mio mal sei la radice,
Dico, e provai già del tuo dolce il fele. —
Ed egli; Ahi falso servo fuggitivo!
È questo il merto che mi rendi, ingrato,
Dandoti una a cui in terra egual non era? —
— Che val, grido, se tosto me n’hai privo? —
Io no; risponde. — Ed ella: A sì gran piato
Convien più tempo a dar sentenza vera.