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È celebre nel mondo la povertà e la cecità del sovrano Poeta.
- «Quel sommo
- «D’occhi cieco, e divin raggio di mente,
- «Che per la Grecia mendicò cantando:
- «Solo d’Ascra venian le fide amiche
- «Esulando con esso, e la mal certa
- «Con le destre vocali orma reggendo
- «Cui poi tolto alla terra, Argo ed Atene,
- «E Rodi a Smirna cittadin contende:
- «E patria ei non conosce altra che il cielo1.
Poesia di un giovine ingegno nato alle lettere e caldo d’amor patrio: la trascrivo per tutta lode, e per mostrargli quanta memoria serbi di lui il suo lontano amico.
v. 278 Ilio raso due volte
v. 281 Ai fatati Pelìdi.
Achille, e Pirro ultimo distruttore di Troja.
- ↑ Versi d’Alessandro Manzoni in morte di Carlo Imbonati.
- ↑ Pindaro, Istmica v. epod. 2.
- ↑ Iliade, lib. viii, 189.