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juornalistes, a scrivere di ciò che non sa; costretto, per l’amore di noi studenti, ad affrontare la taccia, per non dir altro, di accattabrighe; costretto infine — e qui sa il cielo s’io m’investo di tutta l’angoscia del suo cuore paterno — costretto a far tradurre, e senza poter correggere i barbarismi de’ traduttori, i suoi bei parti francesi nel bastardo italiano d’una gazzetta che senza stile giudica dello stile. Ma così va il mondo, monsieur Guill...! la colpa è d’altri, pur troppo, e noi n’abbiam l’onta e la pena: ella parlando di ciò che non intende; io rispondendo a chi non può intendermi.
- Brescia 26 Giugno 1807.
ugo foscolo