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che prevedeva. Non può dissimulare la gloria de’ distruttori della sua famiglia, ma ella cerca alcuna consolazione vaticinando per l’infelice valore d’Ettore una gloria più modesta e più santa; non d’un principe conquistatore, ma d’un guerriero caduto difendendo la patria. Nelle ultime parole di Cassandra:

                    E finchè il Sole
Risplenderà su le sciagure umane

l’autore s’è studiato di raccorre tutti i sentimenti d’una vergine profetessa che si rassegna alla fatale ed inevitabile infelicità de mortali, che la compiange negli altri perchè sente tutto il dolore della sua propria, e che prevedendola perpetua su la terra la assegna per termine alla fama del più nobile e del men fortunato di tutti gli eroi. Ove l’autore avesse mirato al patetico avrebbe amplificati questi affetti; mirava invece al sublime, e li ha concentrati1: e credendo a Longino non tentò più melodia ne’ suoi versi2. Se non che forse ei non ha conseguito se non se la severità e l’oscurità, compagne talor del sublime.

  1. Quello sommamente è sublime che dà molto da pensare. Longino, sez. vii.
  2. Il ritmo armonioso e studiato disdice al sublime. Sez. xli.