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morale. Chi non sa che gli uomini egregi sono malignati in vita e celebrati dopo la morte? Ma Orazio applicò a questa sentenza le tradizioni di Romolo, di Bacco, de’ Tindaridi, e d’Ercole:

Romulus et Liber pater, et cum Castore Pollux
Post ingentia facta Deorum in templa recepti.
Dum terras hominumque colunt genus, aspera bella
Componunt, agros assignant, oppida condunt,
Ploravere suis non respondere favorem
Speratum meritis. Diram qui contudit hydram
Notaque fatali portenta labore subegit
Comperit invidiam supremo fine domari.
Urit enim fulgore suo qui praegravat artes
Infra se positas; extinctus amabitur idem.

L’autore de’ Sepolcri volendo consolare con la stessa sentenza non l’ambizione d’un principe poco amato, ma la virtù mal rimeritata, dovea procacciarsi immagini meno magnifiche, e più passionate; onde si valse della tradizione delle armi d’Achille, le quali, carpite alla virtù d’Aiace dalla fraude d’Ulisse furono per un naufragio portate dal mare sul tumulo dell’eroe che le meritava:

E se il piloto ti dirizzò l’antenna
Oltre l’isole Egée, d’antichi fatti
Certo udisti suonar dell’Ellesponto
I liti, e la marea mugghiar portando
Alle prode Retée l’armi d’Achille