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dolce voluttà ch’essa trova ad intenerirsi sulle ceneri dei nostri simili.
Alcuni severi censori hanno accusato l’autore d’aver fatto entrare nella composizion dei suoi versi quella sorte d’asprezza che regna nella maggior parte de’ suoi sentimenti, e dei suoi pensieri. Certo che coi distinti talenti onde egli è ampiamente fornito, avrebbe potuto render più dolce la sua versificazione; ma egli, senza fallo, ha creduto che il suo stile poetico aver dovesse una fisonomia analoga ai suoi pensieri. Sembra che abbia temuto di esprimerli troppo mollemente, adoperando un linguaggio più grato agli orecchi delicati. Ma finalmente ogni scrittore d’un certo merito, ha uno stile suo proprio, come ogni uomo degno di tal nome ha il suo carattere particolare; e siccome egli è sol proprio dei vili il non avere un carattere deciso, così è proprio soltanto degli spiriti mediocri il non usar che il linguaggio del volgo.
Guill...
Ella vede dalle mie note quanto ha sbagliato su’ passi da lei citati, molto più dunque su la tessitura la quale dipende dalle transizioni. E le transizioni sono ardue sempre a chi scrive, e sovente a chi legge; specialmente in una