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sono i mausolei di N. Machiavelli, di Michel-Angelo, di Galileo, ec. E l’urna d’Alfieri riceve i suoi più teneri, e rispettosi omaggi. Quindi ad un tratto ritrocede fino ai sepolcri degli ateniesi nel campo di Maratona, ove aggiungendo le proprie finzioni alle favolose tradizioni che ci lasciò Pausania su questo Ceramico, ei vi ode non solo i nitriti dei cavalli, ma ancora delle Parche il Canto. Questa è forse la prima volta che si sono intese cantar le Parche1 Ritrocedendo sempre rapidamente, ei s’inoltra nei tempi favolosi della Grecia. Egli è alla tomba d’Achille e di Patroclo; quindi passa a quella d’Aiace al promontorio Retéo, poi nella

  1. L’autore incolpato d’oscurità rispose: Doversi l’oscurità apporre parte a chi legge, e parte a chi scrive; però egli si pigliava la metà della colpa. Ma sapendo che l’ignoranza non vuole arrendersi colpevole in nulla, tentò di provvederle con alcune note, e citò a pag. 26 questo verso

    Veridicos Parcae coeperut edere cantus.

    Catullo epital: di Tetide ver. 306.

    Ed avrebbe anche citato Tibullo, Platone, ed Omero s’ei non avesse badato più alla intelligenza del passo che alla boria d’erudizione. Ma che dirò io di quest’accusa? Ch’ella non sa di latino? sarei maligno, perch’io la crederei impostore. — Ch’ella dissimula la nota? sarei più maligno, perchè la crederei calunniatore. — Ch’ella non ha letto tutto il libro? mi appiglio a questa congettura come la più discreta; ed è convalidata dall’argomento che chi giudica senza intendere può anche giudicar senza leggere.