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distingua le sue» dalle infinite
«Ossa che in terra, e in mar semina morte.»
Non credendo esser1 come l’uomo indegno d’esser compianto dopo la sua vita, e di cui dice:
«Sol chi non lascia eredità d’affetti
«Poca gioia ha dell’urna;»
Ei non vuol abbandonare «la sua polve
«Alle ortiche di deserta gleba
«Ove nè donna innamorata preghi,
« Nè passeggier solingo oda il sospiro
« Che dal tumulo a noi manda natura. »
Esprimendo sopra un soggetto così lugubre qualche pensiero, che ha di comune con Hervey2, egli desidererebbe che i cimiteri non fossero rilegati fuor dei guardi pietosi; e si duole
- ↑ Nè qui l’autore parla di sè:
« Sol chi non lascia eredità d’affetti
« Poca gioia ha dell’urna; e se pur mira
« Dopo l’esequie, errar vede il suo spirto
« Fra ’l compianto de’ templi Acherontei,
« O ricovrarsi sotto le grandi ale
« Del perdono d’Iddio; ma la sua polve
« Lascia alle ortiche di deserta gleba
« Ove nè donna innamorata preghi
« Nè passeggier solingo oda il sospiro
«Che dal tumulo a noi manda natura. - ↑ Sarò obbligatissimo al sig. Guill... se m’indicherà i passi che l’autore ha di comune con Hervey, perch’io men acuto non seppi osservarli.