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E Antenore al suo lato; e stretti i freni,
E incalzati i destrieri, iva sorgendo
Più vicina a’ lor occhi Ilio ventosa.
     350Ettore allor per l’imminente pugna
Misurò il suolo con Ulisse, e occulte
Dentr’un elmo agitavano due sorti,
Chi avria scagliato primo l’asta, e intanto
Tendean le braccia e oravano le turbe:
355Deh! Signor d’ogni Iddio, re della terra,
Folgorator dall’Ida! oggi ti piaccia
Precipitar un di que’ due nell’orco,
Che primo il sangue provocò. Tu a noi
Rendi amistà; tu fa la pace eterna,
360Mentre qua degli Achei, là de Troiani
Mormorava il pregar, l’elmo profondo
Forte Ettore scotea guardando indietro,
E balzò al suol di Paride la sorte.
Ogni Eroe si tornò presso al suo cocchio
365E a’ suoi destrier; fra’ suoi compagni ogni uomo
S’assise ove giacean l’armi diverse
Mentre d’Elena bella il bel marito
Alessandro, vestia splendido l’armi.
     Pria gli schinieri, da raggiant: argentee
370Fibbie costretti, circondò alle gambe;
Eragli adatto, e si precinse al petto
Di Licaone fratel suo l’usbergo,
E stellato d’argento aspro di borchie