Trovan sedente. Nel vederli, amaro
Tosto un avviso gli correa per l’alma.
Ma que’ duo riverenti e paurosi,
Senza dir motto al duce o far domanda 400Stavano. Ed ei che in suo pensier s’accorse
Salvete, disse, araldi, o de’ mortali
Messaggieri e di Giove; e v’appressate.
Non voi n’incolpo, ma di lui l’impero
Che a me vi manda. Or tu sangue celeste, 405Patroclo, ad essi la donzella adduci —
Ma e voi siatemi innanzi a’ Dii beati,
E da popoli tutti, e al re crudele
Testimoni, se un dì m’invocherete
Liberator m’invocherete indarno. 410Furïali consigli a quell’insano
Cui nè il passato nè il futuro assenna
Perdon la mente. Ahi popolo infelice
Che il re trascinaa certo eccidio in guerra!
Guidava intanto dalla tenda, e cesse 415Obbediente al suo diletto amico
Patroclo ai santi messaggier la bella
Briseide, ed essi riprendean la via
Del lor signore: volse umidi gli occhi
La giovinetta e li seguia più tarda. 420Rompe in lagrime Achille, e scompagnato
D’ogni amico, si posa ove spumando
Urtan della marea Patre correnti.