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25Col suo molto lamento allor che seppe
Vòlto a bieche battaglie il nuovo sposo:
E tu piangesti allora il freddo letto
Abbandonata, e del fratel tuo caro
Il lagrimoso dipartir piangevi.
30Ahi! tutte si rodean l'egre midolle
Per l'amorosa cura; il cuore tutto
Tremava; e i sensi abbandonò la mente.
        La donzelletta non se' tu ch'io vidi
Magnanima? Lo gran fatto oblïasti,
35Tal che niun de' più forti osò cotanto,
Però premio tu n'hai le regie nozze?
Deh che pietà nelle parole tue
Quando il marito accomiatavi! Oh quanto
Pianto tergeano le tue rosee dita
40Agli occhi tuoi! Te sì gran Dio cangiava?
Dal caro corpo dipartir gli amanti
Non sanno mai? Tu quai voti non festi,
Propizïando con taurino sangue,
Per lo dolce marito agli Immortali
45S'ei ritornasse! Nè gran tempo volse,
Ch'ei dotò della vinta Asia l'Egitto.
        Per questi fatti de' celesti al coro
Sacrata, io sciolgo con novello ufficio
I primi voti. A forza io mi partia,
50Regina, a forza; e te giuro e il tuo capo:
Paghinlo i Dei se alcuno invan ti giura;