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X.
Che stai? già il secol l’orma ultima lascia
Dove del tempo son le leggi rotte
Precipita, portando entro la notte
4Quattro tuoi lustri, e obblio freddo li fascia.
Che se vita è l’orror, l’ira, e l’ambascia,
Troppo hai del viver tuo l’ore prodotte;
Or meglio vivi, e con fatiche dotte
8A chi diratti antico esempi lascia.
Figlio infelice, e disperato amante,
E senza patria, a tutti aspro e a te stesso,
11Giovine d’anni e rugoso in sembiante,
Che stai? breve è la vita, e lunga è l’arte;
A chi altamente oprar non è concesso
14Fama tentino almen libere carte.