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I.



Perchè taccia il rumor di mia catena
    Di lagrime, di speme e di amor vivo,
    E di silenzio; chè pietà mi affrena
    4Se con lei parlo, o di lei penso e scrivo.

Tu sol mi ascolti, o solitario rivo,
    Ove ogni notte Amor seco mi mena,
    Qui affido il pianto e i miei danni descrivo,
    8Qui tutta verso del dolor la piena;

E narro come i grandi occhi ridenti
    Arsero d’immortal raggio il mio core,
    11Come la rosea bocca e i rilucenti

Odorati capelli, ed il candore
    Delle divine membra, e i cari accenti
    14M’insegnarono alfin pianger d’amore.