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VITTORIO ALFIERI
morto
O cameretta, che già in te chiudesti
Quel grande alla cui fama è angusto il mondo.
Quel gentile d’amor mastro profondo
Per cui Laura ebbe in terra onor celesti;
5O di pensier soavemente mesti
Solitario ricovero giocondo!
Di che lagrime amare il petto inondo
Nel veder che ora inonorato resti!
Prezioso diaspro, agata, ed oro
10Foran debito fregio e appena degno
Di rivestir sì nobile tesoro.
Ma no: tomba fregiar d’uom ch’ebbe regno
Vuolsi; e por gemme ove disdice alloro:
Qui basta il nome di quel divo ingegno.