Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/80


43

erano ordinate e distinte nel firmamento; e la scienza dei tempi ordinò la scienza de’fatti. Assai nomi ed avvenimenti scritti nelle costellazioni, benchè trapassassero per densissima oscurità di tempi, sopravvivono forse ad imperii meno antichi, i quali per non avere lasciato il loro nome se non sulla terra, diedero al silenzio anche il luogo delle loro rovine. Sapientemente dunque fu detto: Essere il globo celeste il libro più antico di letteratura1.

VII. Oh quanti mi si presentano i campi fecondali da un unico germe! e come nel percorrerli ammiro i principii del creato che procedono acquistando sempre propagazione ed aspetti, nè si propagano senza tenore di armonia che li ricongiunga, nè si trasformano senza serbare vestigi delle origini antiche! Perdono le scienze i loro calcoli per numerare

  1. E certamente possiamo affermare che i due globi celeste e terrestre siano i due più antichi libri della profana letteratura; perciocchè il terrestre ne’vari nomi delle provincie e de’mari conserva un catalogo assai fedele di varie nazioni che le abitarono, e di molti principi che le ressero: ed il celeste nelle immagini antichissime disegnatevi sopra, avanti all’età d’Omero e di Esiodo, è un monumento chiarissimo di imprese e di capitani, di arti e d’artefici, tramandati alla cognizione dei posteri. Bianchini, Istor. univ. Introd. cap. 3.