Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/52


15

ria dei tratti e del colore del suo volto vi è uscita dalla mente, ciò che io stento a credere, perchè non vi atteneste alla sua stessa descrizione, perchè non ai ritratti che forse vi stanno tuttora sott’occhio? —

Voi gli date degli occhi piccini ed erano grandi; la carnagione rossigna ed era pallida traente al giallognolo, conseguenza dell’affezione al fegato, a cui andò quasi sempre soggetto; le labbra sottili e sporgenti in fuori a guisa di muso, ed erano anzi tumidissime, e niente affatto sporgenti in fuori. Il racconto poi del duello col gentiluomo danese, rapportato alla pag. 151, non è del tutto fedele, e sembra che voi non ne siate stato del tutto informato. Servendo io nel 1807 ne’ Dragoni della Guardia Reale, dimorava a Milano; e mi trovai in casa di Ugo Foscolo precisamente nel momento che egli ritornava dallo avuto duello. Il sig. Wolf non era danese, ma alsaziese di nascita, forniva in quell’epoca l’armata francese di viveri, e non la similitudine con l’Ourangoutan fu causa di quel duello, ma l’indiscrezione del Wolf, che parlava con poco riguardo di persona amica di Foscolo in presenza sua. Agli amici intimi di Ugo tuttora esistenti in Milano, è pienamente nota la ve-