Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/50


13

era il meno meritevole di riguardi e di delicatezza.

Lo stesso vostro errore e l’incertezza in cui molti si trovano ancora sulla vera Teresa dell’Ortis, e tant’altri fatti della sua vita privata, provano a sufficienza che assai pochi uomini illustri e comuni hanno più di lui ravvolto gli oggetti della loro passione in un più denso mistero.

Basterà, credo, per provarvi che Teresa M. non poteva essere il protagonista del suo romanzo, il farvi riflettere che essa venne da Roma a Milano nel 97 già maritata, e che Foscolo non la conobbe mai prima di questa epoca. E qui soggiungerò che gl’intimi di Ugo sanno aver egli amata veramente una signora allora fanciulla, chiamata Isabella R., nativa di Pisa, ed accasata a Firenze con L. B. Egli ne volle con lodevole delicatezza celare il nome sotto quello della sorella di lei Teresa.

Alla pagina 118 lo trattate da cascamorto, più schiamazzando che ragionando, cambiando forme a guisa di Proteo, eccessivamente vano, che per agevolare le sue conquiste, impiega ogni modo da pazzo da romanzi e da commedie.

Alla pagina 209, dimenticando che Foscolo ebbe non comune educazione, e che, vivendo