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non parlarne mai, ma che non gli si poteva menar buona questa dilicatezza, perchè in appresso la fece protagonista d’un Romanzo; che le circostanze erano finte; ma che si poteva facilmente rintracciare; e finite con profetica esclamazione e gratuita accusa. — Guai alla donna che si aspetta prudenza e discrezione da un amante poeta! Egli sarà segreto, impenetrabile con tutti i suoi amici, eccetto che col pubblico. O in un sonetto, o in un poema, o in una tragedia egli sfogherà i suoi ardori, non solo co’ suoi contemporanei, ma anche con tutti i secoli futuri. Così fece Foscolo. Compresse invano per alcun tempo, alla fine la sua passione traboccò e le diede sfogo in un abbozzo di romanzo, intitolato Lettere di due amanti. —
Quanto ingiusto e precipitato è mai, almeno riguardo a Foscolo, questo vostro giudizio!!! Se vera intimità vi avesse legato a lui e vi foste data la pena di conoscerlo meglio di quello che abbiate fatto, avreste certamente trovato ch’egli non solo non era d’indole di compromettere un essere come quello d’una Teresa dell’Ortis, ma neppure quelle donne il cui leggiero e capriccioso procedere l’addolorarono profondamente, e la cui condotta