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d’indole generosa il rivestire di ridicolo e il caricare di sarcasmi, d’invettive ed epiteti triviali l’uomo che, se ebbe i difetti comuni a mille de’ suoi simili, seppe però mantenersi puro ed incontaminato in mezzo alla corruzzione comune sino all’ultimo momento della sua vita, e possedeva tali virtù che ne’ suoi tempi e nelle circostanze in cui visse assai pochi avrebbero imitato. Ne convengono sinceramente gli stranieri, e ne convenite voi stesso in più luoghi dell’opera vostra, forse non tanto per amore della verità, quanto per insinuare poco dopo con maggior sicurezza nell’animo de’ vostri lettori il veleno del sarcasmo, dell’ironia e del ridicolo che volete inspirare per l’estinto amico. L’indegnazione, non dico dei parenti ed amici di Foscolo, ma di tutti gl’imparziali alla lettura del vostro libro, vi testificherà l’impressione che esso ha prodotto sull’animo de’ buoni. — Il vostro ingegno, la vostra istruzione ed il buon senso di cui ogni vostro simile è dotato contraddicono a ciò che volete farci credere, cioè che scrivendo la vita di Ugo Foscolo avete avuta l’intenzione di onorare la sua memoria. Che l’inimico ingrandisca ogni oggetto e lo falsifichi per abbattere il suo avversario, e presentarlo