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perfezione, noi vediamo in tutti ove più, ove meno il piacere di ricevere alcuni sentimenti o pensieri dagli altri; in molti la capacità di riceverli abbondantemente e di riprodurli con qualche diversità; ma in pochi la facilità, ed in pochissimi la spontaneità originale di trasfondere potentemente negli altri i propri sentimenti, e con evidente novità i proprii pensieri, appunto perchè questi pochissimi soli possono incorporare ne’ proprii tutti gli altrui.

CAPITOLO IV.

La somma de sentimenti e de’ pensieri, benchè in minore porzione degl’individui, viene abbracciata e nella varietà e nella durata da tutto il genere umano.

Frattanto gli oggetti fanno sentire e pensare i mortali: essendo innumerabili, differenti tutti, e perpetui, l’umano individuo che è sempre un ente circoscritto in un minimo spazio dell’universo, e in poco numero d’anni, non può accogliere in se l’immensità degli oggetti e de’tempi. Quanto agli oggetti la natura formò ogni individuo di tempra diversa, perchè si procacci sensazioni ed idee più da una co-