distrugge gli egregi monumenti delle lettere e delle arti; seppellisce nella dimenticanza le lingue e fa sparire dalla memoria degli uomini anche i nomi de’ grandissimi popoli. Così fu d’infiniti libri degli Egizi, e degli antichissimi Italiani; così delle opere di mille scrittori greci e latini, e di tante meraviglie della musica, della pittura, e della scultura d’Atene e di Roma. Le statue stesse che ne rimangono son più veramente prova che eccezione di questa sentenza; perchè gli insigni maestri, i quali le produssero non ci tramandarono insieme il loro nome. Noi che pure ammiriamo ed imitiamo quei loro lavori, ignoriamo a quale scultore assegnarli, e forse la fatica di un artefice, il nome del quale non sopravvisse sino a’ di nostri è ingiustamente ascritta dalla nostra ignoranza al nome di qualche altro artefice ch’era forse di minor merito. E quanto alle scienze, il caso sovente, e sempre l’opinione degli uomini, fanno sottentrare nuove opinioni e nuovi sistemi che atterrano i precedenti, onde tale filosofo che fu reputato al suo tempo sommo interprete della natura, fu nell’età che seguì o malignamente, ma vittoriosamente calunniato e deriso, o giustamente impugnato da promotori d’altri sistemi quali, come tutte le cose terreue: devono