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che è il carattere generale ed ingenito della letteratura, distinguesi da ogni altra facoltà ed arte dell’uomo, perchè esercita l’Intelletto non per mezzo dei sensi come la musica e la pittura, non per mezzo del raziocinio come fanno i calcoli matematici, e le dimostrazioni scientifiche, bensì per mezzo del calore delle passioni e dell’energia della verità. L’eloquenza in somma qualunque argomento maneggi, e sotto qualunque forma in prosa o in versi, deve ottenere che il cuor senta, che l’immaginazione s’infiammi, che le idee si dipingano vive, calde c presenti dinanzi la mente, e che queste fortissime sensazioni ed idee risveglino ed invigoriscano l’attività della nostra ragione e ci facciano non tanto calcolare la verità, quanto sentirla e vederla. Se cosi è, coni’ io credo, e crederò finché non mi sia provato altrimenti, è chiaro che la letteratura è una merce la quale nel commercio sociale non ha rapporti che con le passioni degli uomini e con le opinioni che si credono più vere e più utili ai tempi, ed alla società in cui vivono gli uomini letterali.

Poniamo dunque un letterato che per necessità famigliar!, o per avarizia o prodigalità voglia rivolgere principalmente le lettere all’acqui sto di denaro, di poderi o di que’ pubblici im-