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inculcare con più «lì forza questa solenne lezione, egli ha messa l’azione del suo dramma in quella settimana di giubileo quando dugentomila forestieri ciascun giorno giungevano a calca alle porte di Roma1, e l’Europa affluiva nella capitale della cristianità per ottenervi le indulgenze plenarie. Indi aprendo agli sguardi storditi dei suoi contemporanei un’immensa e triplice scena, vi ha sparsa la intera storia dei suoi tempi; letteratura, scienza, costumi, teologia, astronomia; personaggi ben noti; delinquenti ed eroi; uomini celebri per le loro virtù o le loro colpe; tutto quello insomma che eccitava l’interesse, il timore, l’odio o l’amore. Veruna delle umane passioni è da lui dimenticata: tutte le religioni, tutte l’età, tutti i sessi, tutti i popoli sono gli attori del suo dramma. Non gli offre giammai per masse; individualizza mai sempre. Gigantesco per lo insieme della composizione, sorprende il lettore per la precisione dei dettagli. Tutte le idee, tutte le azioni, tutte le emozioni, vengono caratterizzate da questo grand’uomo con ammirabile profondità: ei le classifica, le divide, le ripone a vicenda in mezzo alla celeste gloria, all’Fonte/commento: 460infernali tor-

  1. Muratori, Annal., an. 1300.