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la servitù in questo mondo e il cordoglio nell’altro, ecco la vostra sorte! Chiunque voi siate, se all’esercizio dell’equità, preferite i temporali piaceri, se la virtù vi è meno cara della voluttà, tremate a così grande spettacolo! Tale si è il vero carattere di questo lavoro ammirabile; dramma, sermone, satira, epopea ed inno insieme; tale si fu lo scopo cui aspirar volle quest’uomo straordinario, creatore della poesia e della lingua italiana.

Per compiere un tal sublime disegno, servissi Dante dei soli mezzi che offrì a lui il suo secolo. Non parlò egli a suoi contemporanei l’inutile linguaggio di quella morale filosofia che non avrebbero capito non che udito. Ei fece uso per colpirli delle stesse armi loro, e non mise in opera che i materiali somministratigli dalle idee e da’costumi del suo tempo. Mostrò loro il cielo con tutti i suoi godimenti, l’inferno con tutti i suoi terrori. La teologia, scienza trascendente, che nel medioevo, occupava il posto destinato oggigiorno alle scienze esatte, fu la sua musa e la sua guida; l’importanza del suo dramma sì fu l’eternità... e l’eternità vendicatrice.

Gettiamo ora uno sguardo sulla situazione dell’Europa a quest’epoca: il quadro della sua