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co e ideale della nuova credenza era favorevole a tal genere di composizioni; tutti gli archivii de’conventi e de’monasteri son pieni di queste sacre finzioni, di sì fatte estatiche rivelazioni, il cui scopo è ordinariamente di sanzionare alcun punto di dottrina, professato con ispecialità dai membri di ciascheduna corporazione. San Gregorio Taumaturgo scrivea sotto la dettatura di s. Giovanni evangelista, la visione ove sviluppa distesamente i suoi dogmi particolari; più secoli appresso per mezzo di visioni egli fu che madama Guyon difendeva la sua chiesa; e nelle opere di Bossuet trovasi un’altra visione di certa religiosa1, in manifesta contradizione con le questioni sostenute dall’avversario dell’aquila di Meaux.

La visione d’Alberico è visibilmente destinata a stabilire il dogma del purgatorio, a persuadere ai fedeli che le lemosine fatte alla chiesa abbreviano il tempo delle loro pene, e a gettare le fondamenta dell’importante dottrina delle indulgenze. Il nostro picciol mona-

  1. Questa religiosa aveva per nome Corneau: scriveva con eleganza e qualche volta con eloquenza. Bossuet era con lei in corrispondenza di lettere; e il tono mistico dello medesime è di tal natura a sorprendere coloro che sono a giorno delle particolarità della di lui contesa col celebre Fenelon. Ved. l’ediz. di Dom. Deforis, l. xiv.