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DANTE ALIGHIERI
E
IL SUO SECOLO
ARTICOLO TRADOTTO
DALL’EDINBURG REVIEW
La critica letteraria, considerata in se stessa qual porzione dell’arte de’ retori, ci sembra assolutamente una scienza vana e di poca importanza. Alcuni ne hanno usato come uno strumento di dominazion pedantesca, e l’hanno fatta servire allo stabilimento di regole fattizie: altri più eruditi, sonosi contentati di paragonar lesti e ammassar citazioni. Ogni celebre autore non si è più mostrato alla posterità senza il corteggio d’un’infinità di comentatori, i quali pretendendo spiegarlo ne hanno oscurato la gloria; di annotatori, i quali invece di schiarirlo, ne hanno inviluppato il testo; di traduttori entusiasti ed inetti che svisato hanno il loro idolo.