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azioni, con tutti gli enti e gli aspetti del inondo abitato dall’uomo. Testimonio il perpetuo consentimento di tulle le moderne letterature le quali dal diradamento della barbarie hanno richiamati gli Dei di Virgilio e di Omero. Lucrezio che appositamente persuadeva la materialità dell’anima, e la impassibilità degli Iddìi, invoca sua musa la natura1, ma idoleggiandola con le sembianze, le tradizioni e le passioni di Venere; e mentre pur vuole dissipare lo spavento del Tartaro2, illustra la sua filosofia spiegandole allusioni teologiche. La religione ebrea, che può conferire alla poesia, minacciosa e terribile fugge ogni altro argomento; e perchè non fu celebrata da molti e grandi popoli con diverse storie e vari costumi, e perchè il terrore senza la pietà, derivante dalle soavi passioni ignote a quella religione, si converte agevolmente in ribrezzo. S’io potessi domandare alle genti che verranno qual utile, e quanto diletto trarrebbero dal poema della Germania, e se la Messiade può somministrare argomenti di tragedia e di pittura come l’Iliade, forse saprei che la curiosità li quel poema, grande per questi tempi,

  1. Aeneadum genetrix ... sino al vers. 41.
  2. Lib. iii, vers. 990 e seg.