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XXI

lia, e Ugo Foscolo recatosi a Milano s’appigliò al mestiere dell’armi, e fu col grado di capitano aggiunto allo stato maggiore de’ generali Teulié, Trivulzi, Pino e Caffarelli. Si trovò in varii combattimenti come a Cento, a Forte Urbano, alla Trebbia, a Novi, a Genova e in Toscana dove riportò lode, prigione e ferite, dando prove di valore siccome fra gli antichi Alceo, Eschilo e Sofocle. Soltanto nel 1807 cessò di servire ne’ campi, non cessando però d’appartenere alla milizia italiana sempre in qualità di capitano dello stato maggiore fino al 1814, epoca in cui fu promosso dalla reggenza milanese al grado di caposquadrone.

Nel 1800 trovossi rinchiuso in Genova durante l’assedio sostenutovi con molta pertinacia dal generale Massena. Restituissi poscia alcuni mesi dopo la resa di questa città a Milano, che fu per qualche tempo sua stanza; e vi ripigliò con quiete i suoi studi, i quali furono all’improvviso interrotti nel 1805 avendo dovuto recarsi a Calais con una divisione italiana che Bonaparte aveva unito al suo esercito dell’Oceano. Reduce alla fine di quest’anno in Italia, ristabilì il Foscolo il suo soggiorno in Milano, e vi durò finchè di capitano trasformato in professore d’eloquenza nell’università