trocinati dalla Santa Sede, sì di condurre fuori i sudditi al conquisto di Terra santa; impresa, per cui dal principio del duodecimo per insino alla fine del decimo terzo secolo, tutti gli eserciti d’Europa furono di fatto nell’arbitrio de’papi. I popoli, benchè inaspriti dall’oppressione, e parati a ribellare, non furono uniti, nè scaltriti abbastanza, onde recare a capo una durevole rivoluzione. Si rivoltarono solo per rovesciare le amiche leggi, per mutar padroni e per succumbere a più assoluto reggimento. La resistenza di una indomita aristocrazia fece inetti i monarchi a levare eserciti bastevoli a raffermare il potere in casa, e le conquiste al di fuori. Gli stati furono aggranditi più dalla frode, che dal valore; e i reggitori di quelli divennero meno violenti, e più traditori. I maschi delitti delle barbare età a poco a poco cedettero agl’insidiosi vizi della civiltà. La coltura delle classiche lettere accrebbe il gusto nell’universale, e aggiunse al fondo della erudizione; ma snervò ad un tempo l’audacia e l’originalità dell’ingegno nativo; e coloro stessi, che avrebbono potuto divenire inimitabili scrittori nella lingua materna, stettero paghi al consumare lor forze nell’unica imitazione de’ latini Scrittori cessarono di