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libertà faceva le estreme prove contro la tirannide; e scese nella tomba cogli ultimi eroi del medio evo. Petrarca visse fra coloro, che prepararono la ingloriosa eredità del servaggio alle prossime quindici generazioni.

XI. In sullo scorcio della vita di Dante, gli statuti de’ dominii italiani subirono intera e quasi universale una riforma; di che uomini, costumi, letteratura e religione assunsero subitamente nuovo carattere. Allora fu, che papi ed imperadori, col risedere fuori d’Italia, l’abbandonarono alle fazioni, le quali, combattuto in prima per l’independenza e pel potere, continuarono dappoi a lacerarsi in Inani per animosità, fino a tanto che condussero la patria a tali estremi, da farla agevole preda a’ popolani, a’ despoti ed agli strani. I Guelfi non più furono spalleggiati dall’autorità della chiesa, nella lotta in prò de’ popolari diritti contro i feudatari dell’impero. I Ghibellini non più si allearono agl’imperadori per conservare lor privilegi, come grandi proprietari. Firenze ed altre piccole repubbliche, dopo estirpati i nobili, furono governate da mercadanti, i quali non avendo nè antenati da imitare, nè sensi generosi, nè militare educazione, persistettero nelle risse intestine per via della ca-