Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/184


147

d’ogni verso in tale artificiosa guisa da dare energia, colla mutazione dei suoi numeri, a quelle immagini, che intende di rappresentare. Perchè nei versi anche più armoniosi non v’ha poesia, se non isvegliano quella fiamma che ti rapisce, quello esquisito titillamento di diletto, che sorge dalla facile e simultanea agitazione di tutte le nostre facoltà; e ciò ottiene il poeta coll’uso efficace delle immagini.

V. Le immagini in poesia operano sopra la mente, secondo la progressione della natura stessa; da prima guadagnano i sensi, poi il cuore, quindi colpiscono la immaginazione, e da ultimo si stampano nella memoria, e assoggettansi all’opera della ragione, che tutta consiste meschinamente nell’esame e nel paragone delle sensazioni. Questo andamento per verità procede si rapido, che difficilmente è avvertito; pure tutte le gradazioni ne sono visibili a chi ha la facoltà di riflettere sopra le operazioni della propria mente. I pensieri per sè altro non sono che la materia prima: pigliano una forma o l’altra; ricevono più o meno splendore e calore, più o meno novità e ricchezza secondo il genio dello scrittore. Coll’accozzare strettamente melodiosi suoni, caldi sensi,