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XVI |
so, pel quale si prova che ciò che vien dannato da lui come arido di sentimento e senz’anima, e senza invenzione, ridonda invece di tutte le bellezze che al poema lirico più si addicono.
Non associamo al ripetuto carme, come in altre edizioni fu fatto, quello che sullo stesso argomento Dei Sepolcri, ma con disegno e colorito diverso trattò il cav. Ippolito Pindemonte, nè l’Epistola con cui il Torti istituisce un paragone fra i due valenti scrittori, ne il bell’episodio che nella Cantica di Vincenzio Monti in morte di Lorenzo Mascheroni si legge, e che serve d’illustrazione allo splendido ed elegante monumento dall’avv. Rocco Marliani inalzato nella sua Villa Amalia al famoso Parini, perchè è nostro intendimento di non riprodurre che sole opere del Foscolo. Ma recano invece ornamento alla presente nostra edizione e la ristampa di un libercoletto rarissimo e preziosissimo intitolato Vestigi della storia del Sonetto italiano dal MCC al MDCCC. il quale può essere tenuto in conto di un MS.da che non furono tirati di esso che tre soli esemplari in Zurigo pel giorno primo dell’anno 1816, ed un solo, adorno di una dedicatoria manoscritta, introdotto in Italia, quel solo che non senza qualche difficoltà e per un atto di liberale cortesia fu a