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Dante, il quale ha bensì usato all’uopo della trasposizione, come sarebbe in quel verso =
Ambo le mani per dolor mi morsi =
ma in modo naturalissimo e chiaro. Bisogna però confessare, per essere sinceri, che anche il Boccaccio sapeva scrivere in una lingua rapida e schietta, quando agitato dalle passioni non sentiva il prestigio dell’arte, come può osservarsi nel suo Corbaccio, o Laberinto d’Amore. Boccaccio nacque in Firenze, o come altri vogliono in Certaldo nel 1313, morì nel 1375, d’anni 62.
SECOLO XV.
Machiavelli spogliandosi affatto di quelle trasposizioni boccaccesche, scrisse pel primo l’italiano purgato e netto. Le idee in esso vengono chiare, e vi si gustano le originali bellezze della nostra lingua. Si dice che poco sapesse di lingua latina; forse questa sua ignoranza contribuì a distaccarlo dai difetti di Boccaccio. Machiavelli morì nel 1530, miserabile e odiato da tutti pel suo trattato di politica tiranna, intitolato il Principe.