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lo stato della lingua latina nel X secolo ed undecimo, due secoli e mezzo circa prima di Dante. Da questo venne che nella lingua latina si scrisse allora diversamente da quello che si pronunciasse. I Francesi ne danno pure esempio di questa necessaria modificazione, scrivendo per esempio autrefois,e pronunciando otfoà ec.
Cosi i latini sincoparono Dominus in Donnus, ed in Don, che divenne presso gli Spagnuoli titolo di signoria, particolarmente negli abati. Tralasciata la finale dei vocaboli, diventarono dubbi i casi, ed ecco come nacque la necessità degli articoli, e insieme la completa differenza della italiana colla lingua latina. Da prima però i nostri italiani parlavano e scrivevano latino, finchè per piacere di essere intesi anche dal popolo, stabilirono delle regole nel dialetto volgare, e si decisero di comporre in quello, giudicandolo non indegno di perfezione. In fatti avevano già il vantaggio nelle variate finali dei verbi, che non necessitavano il pronome: e notisi che fra i molti ha pur questo vanto la lingua italiana sulla francese di sottintendere dinanzi alle persone prima e seconda ecc. de’ verbi i pronomi, perchè mentre da noi si dice amo,