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stinzioni di stato, di natura e di società, sono inutili declamazioni, perchè la società nasce dalla natura dell’uomo, come la letteratura dalle sue passioni. — L’uso della parola deve mantenere l’equilibrio tra il potere di chi comanda e la docilità di chi obbedisce. Questa alleanza tra la parola e la forza costituisce la persuasione. — Chi non ama la sua patria non può divenire utile letterato mai. I trepidi cittadini sono pertanto dannosi letterati, e il genio chiamato dalla natura deve conoscere ed esaminare le costituzioni sociali, animato dallo spirito patriotico, e leggere nel cuore la filosofia e la politica.
CAPITOLO IV.
I bisogni sono annessi alle verità.
L’uomo così formato ha un leale carattere, che sta tra la severa ragione di stato e la cieca schiavitù, cioè nè pretende, nè troppo concede agli uomini.
Il letterato che tace la verità morirà col suo secolo, o poco dopo. Esso deve far conoscere ed amare la verità con grate pitture, e fantasmi impressivi, ma la verità eterna, che sempre