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III. Le facoltà naturali e lo studio sono congiunti ai bisogni della società.
IV. I bisogni sono annessi alle verità.
V. La letteratura è annessa alla lingua.
VI. La lingua è annessa allo stile, e lo stile alle facoltà naturali d’ogni individuo.
CAPITOLO I.
Le facoltà naturali dipendono dalla sensibilità al piacere e al dolore: queste facoltà sono sottomesse alla ragione, e tanto più delicate in forza della memoria, del desiderio, e della immaginazione.
L’uomo dotato di queste tre facoltà in sommo grado, è il solo atto alla letteratura, valendosi pienamente dell’uso della parola. Chi manca, o è povero di queste doti, non conseguirà mai verace merito letterario.