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frasi boccaccesche e sì fatte, sieno obbliati nelle biblioteche.


CAPITOLO VI.


La lingua è annessa allo stile, e lo stile alle facoltà naturali d’ogni individuo.


I. Non si parla e non si scrive, se non perchè si sente, s’immagina, e si riflette; ma perchè tutti non sentono nè riflettono ad uno stesso tempo, da che queste facoltà derivano dalla costituzione fisica modificata diversamente dalle verie educazioni in ogni individuo, così tutti non possono avere lo stesso ordine, e la stessa vita nel loro pensiero.

II. Vedere chiaramente con l’intelletto le idee che si voglino esprimere, concatenarle conseguentemente col raziocinio, ecco l’ordine del pensiero.

III. Ordinare ed animare i pensieri per mezzo del raziocinio e delle passioni, e colorirli per mezzo della lingua, ecco l’idea dello stile.

IV. Così appunto nella pittura si disegna,