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la nazione, e la lingua finalmente perdendo la sua beltà, le sue grazie ed il suo vigore originale, ed il testimonio de’ primi padri della letteratura nazionale, porrebbe gli autori nel bivio, o di scrivere barbaramente per essere letti, o di scrivere puramente per non essere intesi. Quindi l’ultima corruzione delle lingue.

III. Ogni lingua ha le sue età come ogni ente che vive cresce ed invecchia, ha le apparenze della propria stagione, come ogni popolo cangia di fogge, di generazione in generazione. Ogni autore adunque conservando il valore della parola, e la fisonomia delle lingue, deve adattar loro le fogge del suo secolo, perchè gli uomini non amano e non cercano se non ciò che sentono e comprendono, e non sentono e non comprendono se non ciò che tocca dappresso lo stato di società, di usi e di idioma in cui vivono. Queste foggie consistono più nello stile che nella lingua.

Da questo capitolo quinto apparirà. I. Perchè molti scienziati se studiassero la loro lingua, anzichè scriverla barbaramente come fanno, l’arricchirebbero. II. Perchè molti scrittori pieni di ottime idee, e dotati con somma proprietà di idioma, ma con imitazione delle