vestita di fantasmi. Vi è verità vivente in tutti i secoli nella scrittura delle passioni di qualunque nazione. Non vi è verità nella scrittura delle opinioni e de’ fantasmi; il letterato adunque deve vestire con le opinioni ed i fantasmi del proprio secolo e della propria nazione le verità eterne, che regnano e regneranno sempre nella mente e nel cuore di tutti gli uomini. III. Pochi ragionano, tutti gli altri sentono. Se la natura non parla che a pochi, si rimarrà inattiva sul cuore della moltitudine. Se non parla che alla moltitudine, l’eloquenza non potrà essere fondata sulla ragione. Il letterato adunque appassionando il popolo, e convincendo chi lo governa e chi lo nutre, giungerà a persuadere gli uni e gli altri, poichè il popolo riflette gli effetti delle sue passioni sopra chi può ragionare, e i pochi riflettono gli effetti della ragione sopra i molti, i quali possono soltanto sentire.
Da questo capitolo quarto apparirà. I. La ragione della decadenza nel mondo di molti libri, che ebbero grandissima fama a’ loro tempi, e più evidentemente la ragione per cui molte altre opere sono disprezzate dagli uomini i quali vivono educati in società, e venerate nel tempo medesimo con superstizione