opinioni che combattono con le leggi, rodono i principii della prosperità e della forza d’ogni società; perchè l’arbitrio delle leggi produce la tirannide, e l’arbitrio delle opinioni produce la licenza, e questi due mali distruggono presto o tardi la prosperità delle nazioni. XI. L’uso della parola destinata dalla natura all’esercizio delle facoltà e delle passioni, ed alla comunicazione delle idee deve dunque mantenere l’equilibrio tra il potere di chi comanda, e le opinioni di chi obbedisce. L’uso della parola si rende utile rendendolo grato alle passioni, e conveniente alle opinioni. Si rende grato alle passioni esercitandole, perchè le passioni non si spengono mai. Si convincono le opinioni dimostrando il danno e l’utilità. Questa alleanza di passioni o di ragione per mezzo della parola costituisce la persuasione; la persuasione costituisce l’unico fine dell’eloquenza. La poesia, la storia, e la facoltà oratoria, che costituiscono la letteratura di ogni nazione, non cangiano se non che apparenze, perchè tutte stanno nell’eloquenza. Poichè la letteratura di una nazione è annessa al clima, agli usi, alla religione, alle leggi, alla fortuna della stessa nazione. Chi non ama la sua patria, non può essere utile letterato.