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XII

e preposto anche il ritratto che di esso Foscolo leggiadramente dettò la chiarissima amica sua la contessa Isabella Teotochi Albrizzi, ci facciamo a pubblicare col Discorso sull’origine ed ufficio della Letteratura, le due prime lezioni sommariamente raccolte dalla voce dell’illustre autore, che per troppo breve tempo professò eloquenza nella università di Pavia, e nelle quali riscontrasi i principii di una letteratura vasta ed universale, dedotti da sottili e profonde analisi e pieni di vedute assai belle e sempre nuove. A queste lezioni che verranno seguite da un Parallelo fra Dante e Petrarca* 1, componimento mirabile per la delicatezza dell’autore nel sentire, e l’acutezza dell’ingegno nel rivelare altrui le più riposte bellezze de’ classici nostri scrittori, noi facciamo succedere il Discorso sulla ragion poetica di Callimaco; quindi un articolo lodatissimo sopra Dante e il suo Secolo dal Foscolo pubblicato in inglese nell’Edimburg Rewiev, e dipoi tradotto e riportato nel Gior-

  1. * Questo Parallelo è estratto dall’opera intitolata Saggi sopra il Petrarca pubblicati in inglese da Ugo Foscolo, e poscia tradotti in italiano dal chiarissimo barone Ugoni: e questa traduzione è riguardata dal Pecchio (Vita citata p. 227) di uno stile sì terso, che l’autore non avrebbe sdegnato di riconoscerla per sua.