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[9] Pag. 20. Se il punto descrive una retta , il coniugato descrive una cubica gobba che incontra la data in 4 punti (quelli ne’ quali la data cubica gobba è toccata da rette incontrate da ) ed ivi ne tocca i piani osculatori.
Se descrive un piano, genera una superfìcie di 3.° ordine passante per la data cubica gobba e toccata lungo questa dai suoi piani osculatori. La superfìcie di 3.° ordine è osculata dalle tangenti della cubica gobba, epperò quésta è per essa una curva asintotica. Tre tangenti della cubica gobba giacciono per intero sulla superficie di 3.° ordine. (Aggiunta c. s.).
[10] Pag. 34. Si aggiunga « intersections avec ».
[11] Pag. 42, 43. Qui deve sottintendersi «deux fois». V. anche la nota [30], t. 1.°
[12] Pag. 54. Questo lavoro fu presentato nella sessione ordinaria del 7 maggio 1863 (Rendiconto della citata Accademia, anno 1862-1863, pp. 106-107) colle stesse parole che qui sono premesse alla trattazione.
[13] Pag. 65. Le soluzioni di queste quistioni si trovano, quasi tutte, negli stessi volumi del Giornale di matematiche, od in lavori del Cremona.
[14] Pag. 66. Questo nome è l’anagramma di L. Cremona, ed è stato messo per le quistioni 19-22.
[15] Pag. 68. La questione 34 è qui corretta, secondo l’indicazione data a pag. 81 del vol. III del Giornale.
[16] Pag. 69. Nello stesso vol. III del Giornale, a pag. 149, si trova la seguente «Avvertenza»:
«La proprietà espressa nella quistione 44 (p. 64) con la quale si pone una relazione fra le tre caratteristiche di una superfìcie di 2.° ordine, non è vera in generale, siccome il signor Salmon ha fatto notare al signor Cremona».
Effettivamente si riconosce che le formole della quistione 44 valgono solo nell’ipotesi che la serie di quadriche non contenga alcuna superficie della 3.a specie di degenerazione, cioè coppia di piani come luogo e coppia di punti come inviluppo.
[17] Pag. 74. La Memoria del Trudi, a cui si accenna in questa nota e nelle due successive, è la Esposizione di diversi sistemi di coordinate omogenee.
[18] Pag. 85. E probabile che le Leçons de ténèbres contenessero una teoria delle coniche, considerate come contorno dell’ombra progettata da una sfera, illuminata da un punto qualunque dello spazio.
[19] Pag. 92. Questo scritto è tradotto nella Einleitung (Cfr. queste Opere n. 61) pag. 167-169, (come la parte del n. 111bis), con poche variazioni insignificanti.
[20] Pag. 92. Si tratta della Memoria di E. de Jonquières, Théorèmes généraux concernant les courbes géométriques planes d’un ordine quelconque (Journal de mathém., 2e série, t. 6, 1861,