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sulle linee del terz’ordine a doppia curvatura. | 59 |
quelli corrispondenti ad ω = 0 e ad ω = ∞, per cui nella (10) si dovra porre:
k indeterminata. La 10) diverrà:
e poichè i coefficienti di questa equazione devono essere invariabili, le λ, λ’, k saranno legate dalle relazioni:
ove α, β sono costanti determinate. Quindi nelle equazioni 8) si potranno esprimere tutte le indeterminate in funzione di k che rimarrà solo parametro variabile dall’una all’altra cubica gobba. Ora osserviamo che un punto qualunque dell’iperboloide, considerato come l’intersezione delle generatrici:
può rappresentarsi colle equazioni:
Per avere i punti in cui la linea 8) incontra la generatrice:
pongansi i valori precedenti nelle 8); si avrà:
ossia:
11) |
αkx2 — (y + β)(1 + k)x + αy = 0.
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Siano x0 ed x1 i due valori di x dati da quest’equazione; sarà:
dunque, indicando con M, N quantità soddisfacenti alle:
avremo:
ossia: le coppie di punti in cui la generatrice A — yC = 0, B — yD = 0 (che appartiene al secondo sistema) è segata dalle cubiche della famiglia 8), cioè da più